In queste settimane abbiamo ricevuto i primi approfondimenti in materia di cyber security da parte del blog di Daniele Marinelli, imprenditore italiano che dal 2017, anno in cui diede vita al DTCoin, ha avviato con successo numerosi progetto del web 3.0, prestando sempre un occhio di riguardo alla sicurezza dei suoi ambienti e alla stabilità delle community di utenti. Ringraziamo quindi il suo blog e condividiamo la notizia di seguito riportata.

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Cyber Security: il Decreto Aiuti per l’Italia

L’Italia è ora più sicura per quanto riguarda la Cyber Security. Ad agosto 2022, quando c’era ancora al governo Mario Draghi, sono stati varati diversi provvedimenti per quanto concerne il panorama della sicurezza e della digitalizzazione.

Negli ultimi due anni, complice anche la pandemia di Covid-19, abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione digitale, che ci ha fatto fare un salto in avanti di ben cinque anni. Tuttavia, per contro, sono anche aumentate le minacce informatiche.

Ed ecco perché, nel Decreto Aiuti, Draghi aveva incluso anche l’articolo 37, con lo scopo di regolare le disposizioni in materia di intelligence cibernetica.

Cosa prevede l’articolo 37 del Decreto Aiuti in materia di cybersicurezza?

L’articolo 37 del Decreto Aiuti relativo alla Cyber Security prevede che il Presidente del Consiglio dei Ministri, dopo aver sentito l’opinione del Comitato Parlamentare per la sicurezza della Repubblica, emani disposizioni per l’adozione di misure di contrasto in ambito digitale in presenza di situazioni di crisi o di emergenza nazionale.

Per esempio, se l’Italia dovesse subire un attacco su larga scala da parte di una rete di hacker, il Presidente del Consiglio dei Ministri potrebbe mettere subito in atto una contro offensiva cibernetica per proteggere tutti i cittadini.

Questa disposizione prevede anche che, in caso di attacco informatico su ampio raggio, venga messo sul campo anche il Ministero della Difesa, che collaborerebbe con tutte le parti coinvolte per arginare la minaccia il prima possibile. 

Perché è importante questa nuova misura contro il crimine informatico?

La nuova misura, fortemente voluta da Draghi, è importante perché, per la prima volta, l’Italia ha incluso in un suo Decreto un’azione di contrasto a potenziali minacce cybernetiche “in rapporto al rischio per gli interessi nazionali coinvolti, secondo criteri di necessità e proporzionalità, anche in attuazione di obblighi assunti a livello internazionale”, come possiamo leggere nel testo dell’articolo 37.

Con questo articolo, in poche parole, l’Italia ha deciso di rispondere finalmente a istanze, ed esigenze, che si sono manifestate già da vent’anni, e che possono essere riassunte usando queste parole:

  • Rendere il mercato digitale meno complesso per l’utente poco esperto o “virtuale”;
  • Garantire una posizione ufficiale e con la quale esplicitare sia capacità offensive che difensive; 

Ciò significa, ovviamente, che l’Italia non farà mai attacchi cybernetici contro altre nazioni, come hanno fatto, nei mesi precedenti, la Russia e l’Ucraina, ma, in caso di necessità (ovvero se sottoposta a un attacco cibernetico su larga scala da parte di pirati informatici di altre nazioni), potrebbe farlo, anche per scopi prettamente difensivi.

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