Qualche giorno fa si è svolto il Met Gala, in occasione del quale Katie Holmes e Jamie Foxx hanno debuttato come coppia, rendendo ufficiale il loro rapporto che andava avanti oramai da anni. Perché allora tanta segretezza? A causa è di un contratto prematrimoniale rigidissimo della Holmes e Tom Cruise. L’accordo stipulato tra l’attrice e l’ex marito, infatti, prevedeva una strana clausola secondo la quale non si sarebbe mostrata accanto a un altro uomo prima di 5 anni dal loro divorzio. Fortunatamente, qualora il disegno di legge di delega al Governo in materia di patti prematrimoniali venisse approvato anche in Italia, non c’è il rischio di vedere simili follie made in USA. La parte su cui probabilmente si potrà agire è soprattutto quella patrimoniale, sebbene il testo del Ddl faccia riferimento anche alla definizione dei criteri per l’indirizzo della vita familiare e l’educazione dei figli.
Patto prematrimoniale a Roma, cosa dice il testo del Ddl delega
Come si legge nel testo, all’art. 20 lett. b, il Governo, in caso di approvazione del testo, sarà delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per la revisione e integrazione del codice civile, al fine di «consentire la stipulazione tra i nubendi, tra i coniugi, tra le parti di una programmata o attuata unione civile, di accordi, in forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata, aventi efficacia obbligatoria, intesi a regolare tra loro, nel rispetto delle norme imperative, dei diritti fondamentali della persona umana, dell’ordine pubblico e del buon costume, i rapporti personali e quelli patrimoniali e i criteri per l’educazione dei figli».
Con l’introduzione degli accordi prematrimoniali, quindi, i futuri sposi, i coniugi o le parti di una unione civile, potranno regolare i rapporti personali e soprattutto quelli patrimoniali (visto il richiamo al «rispetto delle norme imperative, dei diritti fondamentali della persona, dell’ordine pubblico e del buon costume») in previsione di un’eventuale crisi del rapporto. Inoltre, sarà possibile disciplinare anche le scelte di vita come l’educazione dei figli. Ed è forse quest’ultimo l’aspetto più critico del disegno di legge delega al Governo, secondo il quale i genitori avrebbero la facoltà anticostituzionale di decidere a tavolino come crescere la prole. La previsione, oltre ad apparire farraginosa non tiene conto del fatto che i figli vanno allevati non solo sulla base della volontà dei genitori, ma anche e soprattutto secondo le loro inclinazioni naturali e le loro aspirazioni. Questo è un diritto specifico dei minori che non può essere assolutamente ignorato e calpestato da un contratto stipulato dai genitori. È chiaro in ogni caso che si tratta di indicazioni preliminari, quindi bisognerà seguire attentamente gli sviluppi di questa riforma.
Attualmente i patti prematrimoniali a Roma, così come nel resto d’Italia, sono banditi dal nostro ordinamento, ma come riportato dagli organi di stampa, potrebbero fare il loro ingresso ufficiale nel 2020 e verrebbero sottoscritti in forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata. Nel frattempo ci sono molti aspetti su cui fare luce, sebbene appare chiara e giustificata la finalità di questo istituto che in altri Paesi oramai rappresenta una solida realtà: evitare le difficoltà legate alla chiusura di un rapporto, in cui è più difficile raggiungere un accordo in grado di soddisfare le esigenze di entrambe le parti.